Allineamento e Modifica piastra TEAC V5000

Nastri stropicciati?
Il pongo e' tuo amico

TEAC V5000

La mia piastra acquistata nel 1992 ne ha viste di tutti i colori. Nata male, mai sistemata dall'assistenza tecnica etc etc.
Per anni l'ho fatta andare con un solo capstan. Si lo so...la stabilità etc etc.. Pero' ho registrato tutte le mie cassette cosi' ed oggi si sentono ancora perfette.
Le cassette non le uso quasi piu', i CD ed ormai la liquida hanno preso il sopravvento. Del resto, quando hai una scheda pc integrata che suona meglio del tuo lettore da 650 euro... ;-(
Comunque..dopo 30 anni, volevo rimetterla in linea.
Quindi, o la mandavo da qualcuno che col gauge me la riassettava oppure trovavo un modo per farlo da solo.
La seconda...
Ma mi dilungo un po'.

meccanica teac v5000

 

Meccanica TEAC V5000. Doppio CAPSTAN.

 


 

Che bello il doppio capstan!

revox b77

Doppio capstan... amore e odio.
Di fianco una immagine della meccanica di un revox b77, ma in generale i reel hanno lo stesso concetto funzionale, anche in ambito proof.
Alla fine dei conti, col doppio capstain hai meno il wow & flutter;
anche se il wow dipende dal motore e soprattutto dalle masse rotanti dei capstan. Dietro la v5000 ha due rotori abbastanza pesanti e quello stabilizza il movimento del nastro. Se prendo quello di una piastra economica sono piu' leggeri e si misura la differenza.
Il doppio capstan stabilizza il nastro; in realtà e' un effetto secondario dell'aumento della tensione nastro testina dovuto al fatto che il primo capastan ha una velocità di trascinamento minore rispetto al capstan principale e questo provoca un "tiro" del nastro ancora piu' marcato rispetto ad una piastra singola.

A destra un nastro per cassette deck.
Ma torniamo al B77.
Vabbe', si riconosce il capstan in verde, il roller le 3 teste. Ora il meccanismo di trazione: i due supporti indicati in giallo sono la guida del nastro; in pratica il nastro viene tenuto allineato da questi perni in modo da non creare ondulazione longitudinale sulle teste. Queste macchine non hanno un motore ma DUE motori per il nastro ed uno per il capstain. Il motore del capstain e' quello che da la velocità al nastro, lo tira pressandolo sul pinch. Questi motori sono tutti a controllo elettronico ed hanno dei volani molto pesanti. Poi c'e' il motore dopo il capstain che serve a tirare il nastro ed ha lo scopo (oltre a FF, tens RW) di arrotolamento del nastro con una tensione leggera e "scollare" il nastro dal pinch per evitare arrotolamenti. Poi il motore sul nastro di sinistra. Questo motore ha una funzionalità particolare, imprimere la forza che tiene attaccato il nastro alle testine. Come lo fa? Semplice, facendo da "tirante"... si contrappone al movimento del nastro pilotato dall'elettronica in modo da girare al contrario. Si ma...come fa a capire quanta forza deve avere? Guardate la freccia ROSSA, quel perno e' mobile ma non e' collegato ad una molla o altro, quello e' un "potenziometro" o comunque collegato ad un elemento variabile che varia il suo valore a seconda di dove si trova l'asta. L'asta e' tenuta da una molla in posizione aperta, quando il nastro inizia a tirare l'asta tende a rientrare e quindi l'elettronica diminuisce la forza tirante del motore fino all'equilibrio imposto in taratura. La forza che viene impressa sulla testa non e' casuale, e' un parametro fondamentale... se troppo forte diventa potenzialmente pericoloso per la durata del nastro, se troppo debole puo' causare "modulazioni" in registrazione riproduzione.

Sopra un po' di registratori; in ROSSO ho indicato i perni che fanno da regolazione.
Si puo' notare che ne hanno 2 e non 1 come il B77 (che fa questa cosa utilizzando il motore). Ovvio, quando si sale di livello. Regolano la forza del nastro in ogni condizione, anche la forza con cui tira e' regolata alla perfezione. Anche nel riavvolgimento vi e' il controllo della forza con cui il motore tira il nastro.

A sinistra una meccanica singolo capstan. In giallo sono indicate le paratie che fanno poi struttura con la testina. Ecco, queste sono le linguette che, assieme alle "ruote" interne al nastro fanno da "guida" alla scorrimento del nastro tenendolo in posizione. Purtroppo non sono stabili ma hanno tutti un gioco..alla fine lo scopo e' solo far "girare" il nastro... Nella foto in alto relativa al doppio capstan, si nota che la guida a sx e' il supporto di plastica sopra il pinch roller.
Va bene ma... la pressione del nastro sulle testine?
Si e' visto che i reel hanno un controllo preciso elettronico. Nei registratori a cassette e' impossibile (a meno di un modello che ha due motori ed un trimmer per regolare proprio la....tensione:-). La tensione, o meglio la pressione viene impostata dalla cassetta. C'e' il supporto in metallo con sopra incollato un feltrino che al salire della meccanica (testina) tiene premuto il nastro sulla stessa... piegandosi all'interno della struttura della cassetta. Foto in alto, freccia rossa. Non solo; un minimo di resistenza viene fornita da freni posti all'interno delle piastre sul rullo di sinistra della cassetta (sempre freccia rossa). Sulla V5000 c'e' una cinghia che va ad una ruota dentata, se si rompe il nastro rischia anche di srotolarsi ed avvolgersi all'interno.
 

Ma quindi.. il secondo capstan?
Il secondo capstan serve a stiracchiare il nastro.
La velocità di trascinamento del capstan 1 e' minore di quella del capstan 2. Questo fa si che il nastro venga teso durante l'avanzamento; il primo capstan tende a resistere al movimento del nastro tirato dal 2° capstan aumentando di fatto la forza con cui il nastro viene premuto sulle testine. Un vantaggio lo ha, vi e' una pressione maggiore (e controllata?) cosa che nei singoli capstan non succede.
Si ma ..perche' lo odio? Perche' i residui di nastro che devo pulire con il doppio capstan sono veramente enormi rispetto ad un singolo capstan. I nastri perdono piu' pezzi col doppio... A me sta cosa, non piace.
 

Allineamento Meccanico

Ma senza il gauge m300 o roba simili, come si puo' allineare la meccanica? Eh, col pongo!!!
Si ma funziona? Si... ed alla fine viene anche un lavoro preciso se ci si perde un pochino di tempo. La cosa e' anche a portata di chiunque infatti non e' necessario smontare nulla a meno di due viti. Volendo si puo' usare anche solo per verificare se la testa e' dritta etc.
Cosa serve?
Due cassette da "buttare".
cassetta basfcassetta calco

Una cassetta va svuotata del nastro e tenuto solo la parte metallica dietro il feltrino pressanastro.
Una cassetta invece va aperta sul frontale e deve essere una cassetta con un nastro molto sottile. Io ho usato una basf 120, ma va bene una tdk cdit 90 (le cassette piu' schifose che abbia mai utilizzato!) o una sony hf-s 90.
Poi serve la PLASTILINA.

plastilina


Iniziamo a regolare

La prima cosa da fare e' centrare la testina play/rec e verificarne l'angolazione rispetto al piano; angolo di zenith.
Per farlo basta riempire lo slot della cassetta vuota di plastilina e rasarla a filo con la plastica con un giravite (usando la parte stondata per portare via l'eccesso e rendere il tutto piatto)

calco vergine


Si toglie  il coperchio di plastica della v5000, si toglie lo stabilizzatore svitando le due viti da davanti.
Volendo si puo' mettere un filo leggerissimo passato col dito sporco di vaselina sulla testa o sulla sagoma del calco.

smontare piatto antistatico
Si mette la cassetta, si spenge la piastra e si spinge delicatamente il piattello mettendo un dito sotto la testina di cancellazione e tirando su fino a far toccare la testa alla superficie della plastilina.

premere per fare calco
Si riaccende la piastra e si tira fuori la cassetta. Fatto.
Sulla plastilina c'e' l'impronta della testina!!!
Importante: premere a sufficienza senza esagerare. Ad esempio per fare lo zenith bisogna far toccare la testina in maniera quasi impercettibile. Cosi' si ha una impronta che non affossa la plastilina e che evidenzia esattamente se la testina ha un angolo o e' dritta rispetto al piano. Usate una lente d'ingrandimento...
Ecco il risultato (ho premuto un po' per far vedere meglio...)

Tramite i due buchi fatti dai perni di metallo che fungono da guida nastro si puo' misurare lo scostamento rispetto al centro.
Per tarare bene ho usato il pc: ho importato una foto (deve essere precisa altrimenti l'obiettivo la distorce e non si capisce niente) e con l'ausilio di rette parallele alla cassetta vedevo lo scostamento.
Per fare questo ho preso due calchi in modo da avere uno costamento doppio ed aumentare la precisione.



Per regolare il tutto non bisogna smontare nulla...e' tutto a vista.
CI sono due viti..una sopra i perni guidanastro ed una sotto la testina; basta spostare un po' i fili della testina...si vede bene illuminando con una luce diretta.

viti testina
Quelle due viti (53) regolano sia l'angolazione che la distanza della testina dal piattello. Bisogna regolarle in modo da avere i due perni guidanastro al centro dell'impronta con plastilina e non avere una forma a parallelopipedo della testina. L'impronta deve essere dritta.
Se la forma e' tipo quella rossa, non va bene...i nastri tendono a scivolare verso la parte piu' scavata.
La rottura... bisogna fare l'impronta piu' volte, ogni volta che si regola una vite. Girando entrambe le viti la testa si centra, agendo solo su una per volta si cambia l'angolo di zenith.
zenith 
Attenzione perche' la regolazione di queste viti incide sull'azimuth!
Bisogna avere una cassetta campione per regolarlo perfetto a fine lavoro. Nel frattempo anche una cassetta preregistrata puo' andare bene, basta ottenere (possibilmente in mono sul pre/amp) il massimo di acuti. E' necessario farlo (anche approssimativamente) prima di agire sulla regolazione del primo guidanastro perche' l'azimuth sposta i perni guida in metallo della testina.

Fatto questo si puo' passare alla testina di cancellazione
Anche se messa su supporto fisso, potrebbe essere storta. Sulla mia lo era!
Mettere un po' di plastilina nel buco dove va la testa di cancellazione, spianare e fare l'impronta. Verificare se la testa ha un calco perfetto. Se lo ha ok, se non lo ha bisogna raddrizzarla. L'unico modo e' agire sul supporto metallico che sostiene la testa. io ho dovuto anche limarlo altrimenti non si sistemava. Il tutto con il piattello non deformato...
ps: se si agisce su questa bisogna poi verificare la cancellazione. In caso di inserimento di spessori, verificare a fine lavoro che non venga cancellata parte del segnale sul canale R opposto al lato d'incisione!

Si passa al primo pinch/guidanastro.
Questa taratura, se la piastra non e' disastrata come era la mia, si puo' evitare. L'impronta e' solo per fare una prima taratura in modo da non far mangiare il nastro della taratura. Centrare in modo da vere la stessa distanza tra margini cassetta e solchi fatti dal bordo della guida.
Per regolare agire sulla vite indicata in giallo.



PULIRE BENE E RIMUOVERE QUALSIASI RESIDUO DI PLASTILINA.
Per pulire il tutto, non strofinare forte; agire delicatamente sui residui e poi pulire con alcool denaturato.
Il centraggio della testina non e' fondamentale che sia fatto al decimo, quello che conta e' che il nastro abbia una linea perfetta tra il primo guidanastro e quello della testina.
Regolare l'azimuth prima di passare a questa fase.

Si usa la cassetta con nastrone ciofeca da 120 o da 90 cdit.
La dimensione del nastro e' 3.75mm. La distanza dei perni guidanastro sulla testa, al calibro...3.75mm. Questo significa che non puo' esserci gioco o disallineamento altrimenti il nastro viene pressato sul metallo e, se e' un nastro come quelli elencati sopra, tenderà a fare una bella riga su tutta la parte letta. Il motivo? si piega a causa della pressione impressa sulla testa e dalla forza laterale che spinge il nastro sul bordo. Provare per credere.
Ad esempio, le tdk d (anche le 90) non soffrono troppo di questo problema. Il nastro e' piu' rigido.

Tariamo il primo guidanastro

La cosa e' rognosa da mettere a punto ma si fa facilmente alla fine.
Mettere il nastro da 90-120 etc aperto per vedere la superficie e la testa, non deve essere presente il feltrino ed il blocchetto di metallo quadrato sopra il feltro.
Mettere una luce in modo da creare un riflesso tra nastro e guidanastro della testina. Prendere una lente d'ingrandimento e avvitare piano piano fino a vedere la luce deviare. Potreste vederlo già appena messo il nastro. Dipende da come e' regolato all'inizio.
La luce riflessa deve essere una riga perfetta perche' significa che il nastro e' dritto e "schiacciato". Quando la luce si "storce" il nastro sta spingendo sui perni e tende ad alzarsi. Iniziare a fare questo sul perno piu' lontano avvitando.
State il piu' possibile allineati al nastro in modo da allungare il riflesso della luce.
Prendere nota della posizione della vite quando svitando la vite la luce riflessa torna completamente piatta.

Fare la stessa operazione svitando e vedendo il riflesso sull'altro perno. Qua e' piu' difficile. Potreste doverlo fare con l'ombra.
Prendere nota della posizione in cui avvitando il riflesso torna completamente piatto.
Regolare la vite in modo che sia a metà tra le due posizioni trovate.
Centrato!
Ora, allineare di nuovo l'azimuth.

ps: io ho fatto unicamente col primo riflesso tarando la vite in modo da dare una leggerissima svitata (impercettibile!) appena la luce riflessa tornava dritta. Ho controllato su diverse cassette e su nessuna mi fa righe o comportamenti strani.

Modifica all'elettronica

Quando ho preso questa piastra mi aspettavo un salto di prestazioni rispetto alla mia vecchia aurex. In effetti su certi aspetti c'e' stato, ma la trasparenza..no quella proprio no. La V5000 va in alto e col dolby C su cassette al cromo TDK SA, facendo lo switch monitor/play, non ti accorgi della differenza, ad orecchio..poi dai 12khz in su... meglio toglierlo sto C. Ma se si fa il paragone sorgente cassetta da preamp, la ti accorgi che la TEAC ha un velo... e' come se fosse tutto piu' "schiacciato" meno dinamico, presente.
Mai sentito dei commutatori a stato solido? Le vecchie piastre avevano tutti i controlli di scambio meccanici. La commutazione della circuitazione avveniva su slitte multivie ed i contatti erano metallici, niente switch a stato solido. Ma se si vuole un controllo elettronico delle funzionalità, o vai di relè...o ti pieghi ai famosi CIP SS per commutazione audio/digitali. Io avrei preferito i rele'!

Ecco la parte dello schema di riproduzione. Dopo il cip di eq/dolby il segnale va in due commutatori a SS...il BU4066B, U112, U103. Basta googlare e vedrete gente che sostituisce a fior di eurozzi questo cip con altri piu' performanti (credo che ormai neanche si trovano piu').
Con un minimo di lavoro in piu' si possono mettere dei rele' almeno in riproduzione e registrazione sfruttando i pin di controllo e facendo delle schede sovrapposte al cip controllate da transistor. Bisogna pero' mettere un alimentatore aggiuntivo...mica si vuole utilizzare la tensione dei cip!
Ma ho messo i rele'? No, li ho messi sulla 1030 e visivamente non mi piacciono perche' non si riescono ad integrare sulla scheda.
Ho preso e messo i tc4066 della toshiba. Sembrano piu' traparenti. Alle misure la distorsione e' maggiore... non ci credevo, minore e' la distorsione di intermodulazione. Per questo li ho tenuti.

Ho tolto le resistenze in uscita da 1k. Non avevano senso. C'e' già la resistenza da 2k che chiude sulle resistenze dell'ingresso dello stadio cuffie. Erano completamente inutili ed alzavano la zout.
Ho rimosso i condensatori elettrolitici sul cip di registrazione sia in ingresso che in uscita. Ho rimossoi condensatori elettrolitici dal pre della testina.

La testina va su un differenziale a fet ad operazionale. Il condensatore da 2.2uF puo' essere torlto in quanto l'uscita e' praticamente a zero. Su un canale ho divuto agire sulle resistende del fet per portare a zero l'out del opa. In questo modo non avremo condensatori elettrolitici in serie al percorso del segnale. Personalmente ho rimosso anche i 2 C che erano nel pre, unico rimasto quello del finale, piu' che utile allo scopo... impedire rotture dei coni in caso di KO della circuiteria.

Considerazioni finali post modifica

Aspetti positivi: la riproduzione ma soprattutto la registrazione e' migliorata. La gamma alta e' trasparente e dettagliata, dinamica. I bassi anche mi sembrano piu' definiti e "potenti". Non che sia una cosa cosi' evidente, pero' ha perso quel senso di "compressione" sulla gamma alta...per chi conosce le Technics anni 80, ecco quella sensazione di "compattezza".

Volevo solo aggiungere una nota personale sui ragionamenti piastra buona eco etc.
Ho fatto il confronto con la mia TEAC V1030. Devo dire che ho letto di tutto sulla serie di piastre v1010, v1030, v1050, 2030 etc. Gente che la vende perche' fa schifo, suonano male etc etc.
Mah... parlo per la riproduzione: il concetto su cui girano queste piastre e' identico, dalla testina il segnale viene amplificato (nella V5000, V9000, V8030s etc top di gamma) con un operazionale audio a bassissimo rumore preceduto (per la serie vx000 del 91) da uno stadio differenziale a fet che serve per la riduzione del rumore in quanto gli opa sono a transistor. Le economiche TEAC invece hanno solo l'operazionale, come del resto la 8030s.
Poi uno va a vedere e cosa trova nella SONY TC-K555ES?

Vero che la sony ha poi la commutazione fatta meccanica e non tramite 4066...
In definitiva, cosa si puo pretendere di piu' da queste piastre? Se metti una buona cassetta riesci a riprodurre un CD senza perdita di dimanica e con una estensione e linearità in banda ottimi.

Una cosa su cui invece punto il dito sono le tarature... la V5000 starata meccanica e canali destro sinistro non erano bilanciati. La 1050 completamente fuori livello. L'unica delle 3 che non ho quasi toccato e' la V1030.

 


 

Ho cambiato i condensatori elettrolitici da 033 e 056uF con dei polipropilene di precisione, sostituita la r da 68 ohm con 100. Il fattore di amplificazione e' piu' che sufficiente.