Schemi, foto, lavori, curiosità

Testata HIWATT DR103

Aprire una Sound Cit...ops!  Hiwatt e' un piacere. Controllo totale, mod per linked input, bias regolabile, add input per collegare l'Alembic F2B (Gilmour colpisce ancora....boh!).

Trovare resistenze al 2% di tolleranza in una testa del '70 fa solo che riflettere se paragonata ai suoi coetanei...merita una disamina e qualche pensierino in più.

Tralascio la storia di Dave che, probabilmente, ha avuto la "fortuna" di trovarsi nel posto giusto e nel periodo giusto...un Marshall 2° valà!. Oggi siamo nel 2012 e pensiamo, anzi...pensate, che la tecnologia degli anni 70 fosse roba da primitivi. Così non è. Allora, come oggi, costruire una testa valvolare non era poi così difficile. L'elettronica, dal punto di vista della progettazione, era spinta: calcolatori, trasmettitori di potenza, meccanica di precisione e soprattutto idee e persone geniali che hanno contribuito pesantemente allo sviluppo tecnologico; la butto la il FET e l'AMT. Ancora oggi, alcuni oggetti in circolazione sono nettamente superiori ai moderni super compressi smd cinesi standard quality con peli dentro i case. In definitiva il tipo è ai miei occhi piu' o meno uno smanettone come tanti altri sulle cui ceneri nasce il mito.

Come detto, aprire una DR e' veramente bello...c'e ordine. Il passaggio dei fili e' calcolato e lo scopo e' anche e soprattutto per lavorare facilmente dentro....semplice quando hai una superficie come quella! Il tipo di torretta usata...a confronto i Fender del periodo sono una "vergogna". La qualità dei componenti in genere e' superiore allo standard del periodo (per questo tipo di applicazioni). Magari nessuno ci fa caso, ma la disposizione dei trafo con nucleo rispettivamente a 90°. Purtroppo i 40 anni si fanno sentire e qualche componente e' stato sostituito...Alcuni C di alimentazione (ovvio), delle resisistenze di potenza le R di polarizzazione del bias (quelle probabile 5 giorni prima del natale 2008, forse l'ultimo controllo).
Personalmente non vedo di buon occhio le piegature dei cavi a 90° anche se l'incrocio tra essi comporta una diminuizione drastica dell'interferenza...preferisco una visione a favore del minor percorso e dell'abbattimento dell'hum per induzione. L'utilizzo del case come punto di distribuzione della massa, altra cosa che non mi fa per niente impazzire (ma la moda dell'epoca!) anche se non siamo ai livelli scandalosi di alcuni ampli di quel periodo...il vantaggio in questo caso e' il risparmio in termini di fili da tirare (e quindi meno tempo lavoro). Il lamierino che separa le finali dalle pre al fine di ridurre le interferenze magnetiche (ereditato dalla sound city) soprattutto tra apparati vicini.

In definitiva, che suono!!!!....ma darei volentieri una bastonata al controllo di presence!

Fatta taratura del bias e la modifica Linked input.

Hiwatt DR103 frontHiwatt DR103 retro

Hiwatt DR103







HIwatt DR103 input jack smontato

Cliccare sulle immagini per ingrandire

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Testata MARSHALL 1959 SLP

Condensatori alimentazione in perdita e lenti. Valvole finite, trimmer hum balance guasto, C7 e C8 guasti. Mod pre + Master V al posto del S/R (2 sezioni opa e 4 C in meno visto che non utilizza FX ed era attiva solo per MV), NFB.
I condensatori in perdita hanno evidenziato la pecca di costruzione e posizionamento delle masse di questi ampli. Il ronzio captato per correnti circolanti nel case e' aumentato fortemente. VIsto che l'ampli e' di un amico, ho provveduto a modificare il tutto con massa stellare. Il ronzio e' svanito con ancora i vecchi C montati. Messi i nuovi C e le valvole finali EL34L JJ, la bestia e' tornata a ruggire.

        

     

Send Return Plexi 1959 ....segato! Marshall 1959 slp Marshall 1959slp

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Amplificatore DAVOLI LIED ORGAN BASS R

Non ho le foto interne e non mi andava di riaprirlo. 
Ho trovato il finimondo dentro... Le valvole finali avevano una tensione di griglia negativa che era metà di quella a cui poi l'ho tarato. Significa che se fosse stato acceso in quel modo, le valvole avrebbero funzionato più o meno alla massima potenza (il taratore folle pensava fosse un classe A?), se non oltre.....ed ovviamente l'ampli ha una configurazione PP con PI di ECC82 con pilotaggio in corrente delle griglie finali. Il BIAS non puo' essere tarato a..minchiam.
Tutto lo stadio finale era stato manomesso. La Phase Inverter disastrata, funzionava solo una sezione. L'ECC82 pilota con le resistenze bruciate e con delle altre sovrapposte di valore casuale...mah!
Rimesso in funzione come da originale ho notato che la PI da progetto ha le due sezioni con un 10% di scarto, ma ho lasciato cosi'. La parte pre e' a transistor, sostituito un C che strappava è tornato in forma strepitosa. Il fruscio tanto decantato per questi apparecchi alla fine non e' così marcato, tutto sommato suona anche decentemente.

DAVOLI LIED ORGAN BASS R   DAVOLI LIED ORGAN BASS R dietro   

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Combo MARSHALL JCM2000 DSL 201

Non si accendevano più le tre ECC83. Inizialmente prensavo fosse il ponte raddrizzatore guasto (hanno usato corrente continua per alimentare le pre per diminuire il ronzio...o probabili problemi di ronzio difficili da risolvere in caso di BASETTONE PRESTAMPATE)....invece era solo uno dei piedini dissaldati... Altre saldature fredde erano ormai presenti in giro, compreso il jack d'ingresso...mi meraviglio che andasse ancora!. L'ho dovuto smontare completamente per "una" saldatura......
Mi ha ricordato i televisori che spesso riparavo e che altro non avevano che saldature fredde sul trasformatore di riga....ma dopo 15 anni di lavoro continuo! E soprattutto su componenti che vibravano a freq  di 15kHz e che scaldavano a tutto spiano.
Fatto il boot e ricaricato la nuova versione di bios, il PC e' ripartito... W il vintage.


Marshall dsl 201MArshall dsl 201 interno





 

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su7600 technics

Riparazione integrato Technics SU7600

L'ampli andava in protezione. Misurata la tensione di uscita ai capi degli stessi c'erano -35V. Di solito sono i finali partiti a seguito corto o altro maltrattamento...o fine della vita del componente.
Misurati invece erano sani. Si smonta il differenziale per controllo VAS per vedere se i tr215, 203 sono sani. Simulo corto sulla base di tr215. L'uscita va a +35....VAS=OK

Risulta chiaro che il differenziale e' bruciato (questo doppio differenziale e' famoso per la sua poca affidabilità)....pero'...i condensatori C203 e C207 sono da 6V!!!.
Piccolo controllo r209 ed r211...si nota una perdita, abbassamento di tensione.
Sostituiti con nuovi da 25V ;) messo il differenziale (autocostruito con due TR equivalenti ed accoppiati) il giocattolone si e' ripreso.
ps: non aveva lo sportello inferiore d'ispezione...mai vista una cosa così "voluta".... Ho dovuto smontarlo tutto!

Schema parte finale Technics su7600

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Amplificatore integrato SANSUI AU-D11

Andava in protezione. Un canale bruciato...finali più altri componenti visibili nella 5° foto.

La prima cosa che ho notato e' che il finale era stato già riparato altre 2 volte per lo stesso motivo. Uno dei finali non cancellati riporta la sigla 2SA1215...non originale, questo e' il modello I e monta la coppia 2SA1170 2SC2774. Ho pensato ad oscillazioni dovute a carichi difficili visto lo schema al limite "pieno" di componenti di compensazione. Alla fine non ho modificato nulla per aumentare la stabilità...funziona bene cosi'...resta il dubbio del perche' tutte queste rotture.
Domandona...ma i transistor con i pallini verdi a che servono visto che la R col pallino arancione e' da 22 ohm e si riunisce sull'uscita? :-) Inoltre, la R da 10 ohm pallino blu non c'e nel finale aperto da me....vuoi vedere che....

Alcune note simpatiche...controllando il canale sano non c'era bias!!!! MA chi l'ha riparato prima, non sapeva come settarlo ed ha messo uno ZERO per sicureza? mah!
Sui transistor di regolazione del bias non c'era piu' pasta....boh. Avranno fatto pulizia e poi dimenticato di metterla nuova.
Nella foto si vedono i due transistor rialzati...sotto c'era una coppia di toshiba 2SC5200 2SA1943 per provare il finale. Sono scampati a scintille di 10 cm durante la prova del PP2 (piccola svista!!!). Vedere transistor restare in piedi dopo tale botta me li ha fatti adorare....per non parlare di come suonano...montati sul mio Yamaha AX500 lo hanno migliorato nettamente...non credevo.


Amplificatore SANSUI AU-D11Amplificatore SANSUI AU-D11 dentroAmplificatore SANSUI AU-D11 scheda finale

Amplificatore SANSUI AU-D11 scheda finale e condensatori

Amplificatore SANSUI AU-D11 componenti bruciati
Amplificatore SANSUI AU-D11 schema finale

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Triodino o Jelabs o SE300B

L'ampli ronzava...o meglio, continua a ronzare (ancora per poco :-).

Autocostruito, bellissimo il mobile con ampio spazio (per me e' troppo non saprei dove metterlo) a causa del ronzio il proprietario si e' scervellato per riuscire a venirne a capo....ed anche io non ho scherzato.

C'erano masse di prova, allacci a stella etc. Senza neanche accenderlo ripulito il tutto ed elimino qualsiasi loop circuitale. Acceso...ronzio. Nella prima immagine dell'oscilloscopio si puo' vedere il livello..35mVP...una enormità. Per i più smanettoni si può vedere l'influenza dei due diodi sulla forma d'onda....ci sono degli spike...ma mettere un centrale al trasformatore e risparmiare 2 diodi (e rumore) no? Il controllo ulteriore e' servito a poco, era tutto perfetto.
Noto che all'accensione si sente immediatamente il ronzio. Penso all'induzione interna...i fili sono pero' attorcigliati strettamente, di fatti muovendo tutto non cambia niente. Escludo la circuiteria come causa. Dopo alcune prove dove avevo escluso anche la parte pre (bastato mettere a massa la griglia della 300b) tolgo la 6SN7 tolgo la 5AR4 ed accendo....RONZIO!!!! Senza tensione, senza alimentazione di sorta ronza. La forma d'onda e' quella sulla seconda immagine dell'oscillo...circa 10mVP... E' un record considerando che c'era solo la valvola attaccata.
Il problema sembra chiaro. Il trasformatore vicino alla 300b non e' quello di uscita ma c'e' stato messo quello d'alimentazione. L'uscita e' messo dietro vicino alle raddrizzatrici. Questo ha comportato un aumento della fileria e una non ottimizazione del circuito. Pero' il problema non sono i trasformatori...provando ad incapsularli il problema resta immutato. E' la 300B che appena alimentata produce "corrente" nel primario del trasformatore (circa 500mV rms misurati). Sono delle EH. Ovviamente quando l'ampli e acceso normalmente questo effetto viene amplificato. Utilizzando il pot di correzione si nota che si va a diminuire l'hum del filamento classico ma questo "ronzio" resta sopra ed e' come se fosse solo un segnale sovrapposto che non fa parte del circuito elettrico (infatti!).
Per motivi di "tempo" ho smesso nei tentativi di trovare il problema...mi spiace veramente.

Questo è un kit. Purtroppo ho notato che sui valvolari viene fornito unicamente lo schema. Essendo libera la scelta dellal disposizione, si lascia libero spazio ad errori di posizionamento senza che a monte ci sia un ragionamento tecnico mirato alla semplificazione del montaggio ed all'eliminazione dei problemi che, nelle valvole, si traduce spesso in ronzii vari. Sarebbe più corretto nei confronti dei clienti fornire più materiale possibile al fine di rendere l'oggetto immediatamente funzionante al 100%. Nelle vecchie riviste, dove spesso i montaggi erano in aria, veniva fornito appunto il layout....
 




 

 

 



schema SE 300B

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Combo Koch Studiotone

Amplificatore che normalmente non riparo... Per una stupidaggine si deve smontare tutto ed e' difficile fare misure a caldo.... ma tant'è, una persona che conosco e volevo fargli il favore.

La phase inverter con un filamento spento...ECC83 TAD. Ho visto queste cose soprattutto nelle valvole dei vibrato per il forte stress a cui vengono sottoposte...qualche saldatura fredda e niente che possa aver causato il danno. Piccola revisione, sostituita la PI e' ripartito.

Mi piace come suona il piccolo!

Koch StudiotoneKoch Studiotone dietroKoch Studiotone PI guasta

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NAD MODEL 60

Mi era stato detto che un canale non funzionava.

Funzionava tutto alla perfezione!! Non un gracchietto dei pot e dei commutatori...perfetto.
Ma allora perche' scrivo? Semplice...per ricordarmi la prima volta che per pura curiosità non ho aperto una macchina....il tempo e' diventato prioritario....... ;-((

Dietro il mio pre Toshiba SY335. La prima modifica la feci a 16 anni....alimentazione rivista. Oggi sia lui che il finale SC335 sono pesantemene rivisti. Il pre non ha condensatori di accoppiamento ed ho sostituito il phono con stadi a fet, l'opa per il line era il top 10 anni fa.... Il finale monta transistor di ultima generazione con aggiustamenti di polarizzazioni con uno schema minimale...credo di averlo da qualche parte!!!!...

Tornassi dietro lascerei tutto originale....


Ampli NAD model 60NAD model 60 retro

 

 

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GELOSO G.221

Ronzava...ma non era un ronzio di tipo hum...era una serie di rumori misto tra ronzio hum fruscio.
La prima cosa da fare era dare la terra visto che sono ampli nati senza la presa centrale....cosa che io, ovviamente...non ho fatto. Mantenuto il filo originale...poi, se il pre-cd-piastra sono forniti di massa, bene..altrimenti si fa la mod. Ho predisposto cmq la cosa e tolto i C che vanno verso il telaio dalla 220....dopo tanti anni ormai molte cose non erano piu' originali (vedasi il raddrizzatore, i C elettrolitici, la R catodica, moltissimi C di accoppipamento....etc. Gli accoppiamento non capisco il motivo; sono sicuro che la maggior parte funzionavano ancora).

Generalmente questi ampli non ronzano..infatti sono rimasto stupito della quantità immane di rumore. La maggior parte era captato dai fili (originali!!!) che collegavano gli ingressi ai pot ed il filo dopo il sommatore (220K) degli stadi fono-micro. Ho dovuto mettere filo schermato ed anche cambiare le resistenze 220K originali in quanto troppo voluminose...captavano ;-(. Messo mano a percorso di massa, centrata l'alimentazione dei filamenti a terra il rumore e' quasi sparito. Sull'ingresso Micro con il volume non a zero si sente ancora un po'. Per toglierlo completamente avrei dovuto fare delle mod invasive....
La tensione di alimentazione anodica era altuccia (in generale anche le altre)...questo mi ha consentito di mettere una R tra il raddrizzatore ed il C di livellamento diminuendo la corrente impulsiva circolante sulla massa e rendendo anche il ripple piu' "armonioso".
Sul frontale si vede l'unico RCA (provvisorio) inserito al posto dell'ingresso a banana doppio classico del periodo. Ve ne erano due (parallelati) e collegati allo chassis....fonte di rumore sicuro. RImossi e messo uno isolato...il buco deve essere coperto.
Una nota di colore...si veda il cavo del controllo tono (il piu' a dx)...non e' un cavo ma due fili con attorno una lamina attorcigliata per fare da schermo. Cavo schermato d'epoca autocostruito :-)

...con pochissime mod potrebbe diventare un bellissimo ampli per chitarra!!!!


Amplificatore a valvole Geloso G.221 frontaleAmplificatore a valvole Geloso G.221 retroAmplificatore a valvole Geloso G.221 interno

Amplificatore a valvole Geloso G.221 interno2

Amplificatore a valvole Geloso G.221 interno3

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GELOSO G.3262 A

Appena acceso....niente, neanche un hum...che bello.
Il problema e' un hiss a volume zero....Il problema alla fine non e' un problema.

Ho trovato le due resistenze anodiche (100K e 150K) della seconda valvola in forte deriva...il resto ok. Condensatori sostituiti etc etc. L'hiss e' dovuto al fattore di amplificazione forte delle due sezioni della ecc83. Guardando lo schema si vede che il segnale immesso nel fono viene attenuato dal partitore formato dalle resistenze da 220K...poi amplificato-tono-amplificato.
C'e' il condensatore da sulla 2° sezione che sere per boostare le alte frequenze..questo incide sul problema. La banda passante denota infatti un aumento di svariati db dai 7khz in su. Probabile che e' stato inserito per compensare l'attenuazione dovuta all'inserimento di un passa basso sulla PI per stabilizzare il finale controreazionato.
Per risolvere il problema ed utilizzarlo con uscita CD ho consigliato la sostituzione con 12AY7, l'elimimazione del C elettrolitico dalla prima sezione e lo spostamento del controllo volume post controllo tono.








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Schema sk. controllo AKAI GX 380 D

Scheda controllo motore del reel AKAI GX 380 D

Ricavata dalla scheda. Il finale di controllo velocità del motore saltava continuamente...un disastro e poi, lo schema.. semplice ma criptico!.

 

Schema scheda controllo velocità AKAI GX 380 D

 

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Schema SAE2200

Finale SAE 2200

Sempre ricavato dalla scheda (roba da pazzi...) Un bestioncello dal suono...duro. Troppo per i miei gusti. Riparato, ascoltato 2 minuti...spento e cancellato dalla lista degli amplificatori appetibili. Aveva una corrente di polarizzazione settata a meno di 10mA...mah! Tanto corregge tutto la controreazione....MAGARI!!!

sae2200

Schema SAE2200

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Amplificatore Valvolare per cuffia autocostruito

Usa la 6H13C (6080) e la 6N2P (ecc83). Il problema e' un ronzio forte..hum piu' che altro.

Acquistato in rete da chi me lo ha portato su progetto personalizzato, mai fare errori del genere ;-))...non ha usato il trasformatore di alimentazione per l'alta tensione (vedere il ponte collegato alla 230V) ma ha dovuto comunque mettere quello per 6.3V....Non capisco....si e' giocato la possibilità di mettere a terra l'oggetto per non risparmiare nulla in termini di spazio e costo..boh!!!!
Il ronzio forte e' dettato dal non filtraggio dell'alimentazione...e' bastato mettere una induttanza dopo il primo C per abbattere l'hum. Ma non basta....andrebbe rivisto un po' tutto... Sono indeciso se metterci un mosfet per la stabilizzazione.
Due pezzi forti di questo ampli....la valvola pre e le resistenze da 100ohm che collegano poi le valvole. LA sezione pre non riesce a pilotare adeguatamente la finale. Il suono e' "poco" aperto ed inoltre manca di dinamica. Nel confronto con la semplice uscita cuffia del CD ne esce sconfitto e di brutto....Dovrei metterci una 12AY7 o ECC88, vedremo....intanto provo solo a compensare con un C&R sulla R da 1.5K.
Le 2 R da 100ohm....un genio chi l'ha fatto... Ogni resistenza collega direttamente le due valvole PRE-FINALE col risultato che si produce una controreazione!!! Ho misurato 1.5Vrms di segnale presente sull'anodo della finale a pieno regime.
Guardando la costruzione si capisce un po' il tutto...le resistenze da 1W per fare 15W....la massa segnata in rosso (un bel loop di massa)...il potenziometro non messo a massa, la massa delle resistenze di uscita riportate sul punto d'ingresso....a 3cm c'e' il bus di massa....

Al dunque...ho lasciato il circuito originale correggendo le mostruosità. Messo una doppia induttanza ed un bel C, rifatto el masse ed il circuito non presenta ronzio se non in minima parte dovuto all'assenza della terra...toccando il potenziometro del volume infatti sparisce.

Piccola considerazione personale su questo tipo di oggetto...per non mettere i trasformatori di uscita e pilotare cuffie che assorbono milliwatt!! metto valvole funzionanti ad inseguitore con dissipazioni assurde da tutte le parti per non parlare del condensatore di disaccoppiamento e la resistenza di scarica... boh!!! Si poteva utilizzare piccole valvole e trasformatori con una linearità assurda viste le potenze in gioco. BOH!!!!!


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Sound City 50 PA plus

Dalla foto con il nastro adesivo sui condensatori di alimentazione si puo' capire che non funzionava. Fusibile bruciato a causa del corto generato. Il bias era sballato.
Il condensatore marroncino (in basso sulla 6° foto) era guasto...vecchia sostituzione...gli originali del periodo sicuramente erano piu' affidabili... Funzionava ad "intermittenza" con rumori vari.
Il 6° canale era stato scollegato rovinosamente...chissà perchè! Entrambi i trasformatori, Partridge, sono per fortuna integri.

Messi C approssimativi sia di alimentazione che di accoppiamento accendo e suono...ammazza che dinamica! Ne ha pure troppa..una botta che non ricordavo. Per fortuna, niente danni alle EL34 ed ai trasformatori.
Dallo schema ricavato (avevo l'originale ma non lo ritrovo!!!) si puo' vedere la forza e la debolezza di questo amp. Si avvicina ad un modello Hiwatt, ma la caratteristica PA la rende piu' "dura". I 6 ingressi si sommano al secondo stadio. Il Volume e' posto prima del controllo toni che esce quindi dal controllo dei rumori captati; il filtro dei toni (PASSIVO) attenua tantissimo e quindi il segnale deve essere riamplificato da una sezione in piu' rispetto a fender etc....rumori...ronzii alle porte. Infatti ronzava come una bestia...
Guardando la foto della parte inferiore si capisce quanto avevano paura dei ronzii. Hanno separato i circuiti di massa per i cavi schermati, alimentazione e circuiti....pero' non si sono preoccupati di mettere gli ingressi dalla parte del trafo di alimentazione...la prima valvola di pre attaccata al trafo, questo comporta che tutta al circuiteria sottostante si trova a ridosso dei cavi alimentazione. Il cavo di alimentazione e stand-by deve fare il giro dell'ampli..infatti e' messo al lato opposto. Il condensatore di livellamento da 32+32 e' messo al lato opposto del circuito lontano dalla fonte che deve livellare. Mai visti tanti errori! Bastava invertire i due trasformatori.
Rifatte tutte le masse e modificati i collegamenti sulla piastra dei POT...con esito negativo.
Capito quale fosse il problema mi sono fermato in quanto...devo modificarla.
Questa testata avrà un canale originale, uno pulito stile fender funzionanti anche sommati ed un distorto switchabile da pedale dal secondo pulito + send return.

Schema Sound City 50 PA plusSound City 50 PA plusSound City 50 PA plus retro

Sound City 50 PA plus intro

Sound City 50 PA plus alimetazione old

Sound City 50 PA plus circuiti interni

 

 

 

 

 


...e' stata dura.
La lotta con i ronzii mi ha portato via parecchio tempo. Il fatto di avere la piastra riportata a ridosso dei trasformatori ha condizionato tutto. Ho dovuto cedere al montaggio dei componenti a ridosso dei pot per ridurre i tragitti gli incroci etc. ed abbattere l'HUM. La massa ora e' ibrida a bus stella ed i C sono tutti nuovi...deve suonare e per parecchio tempo!.

Usata come monocanale ha la possibilità di fornire 5 puliti diversi.
In verde il canale originale. L'aver tolto gli altri 5 canali ha enormemente valorizzato il sound. Suona veramente bene! Di contro per mantenere la circuiteria, anche a fronte delll'inserimento del loop (a livello pedalini!) c'e' stato un aumento del gain totale dell'ampli a sfavore del fruscio di base, comunque accettabile. A volume max arriva al crunch.
In nero il canale pulito aggiunto stile fender che serve a pilotare il canale crunch in rosso.
A parte i LED ed il jack commutazione sopra l'ingresso chitarra, ho inserito 3 controlli. In alto la selezione del canale pulito; si puo' anche fare la somma dei due canali. Facendo questo si riesce a caricare lo stadio pre PI e farlo crunchare ancora più massicciamente. Subito sotto un selettore a 3 vie per una spinta dei medi sulla sezione di valvola adibita ad essere caricata in collegamento con il pot celeste che incicciottisce tutta la testata.
Con il commutatore in modalità somma dei canali, si possono ottenere altri 2 puliti diversi. Si puo' utilizzare il basso di uno e la gamma alta dell'altro e viceversa ottenendo tagli strani e compressioni diverse delle frequenze. Il quinto canale pulito lo si puo' ottenere con il canale crunch a basso livello di gain...si hanno 6 controlli di tono totali (nero + rosso).
Il mostro giallo tra le finali e' una R di potenza. Il proprietario mi ha chiesto di mettere in sicurezza l'ampli da accensioni prive di casse. Io avrei optato per un utilizzo come riduttore di potenza.

Il frontalino deve essere rifatto da zero sulla base del vecchio...ma se ci si gioca e non ci si prende troppo sul serio per quanto riguarda l'apparire, si puo' avere un oggetto personalizzato a piacere.

MOD sound CITY 50 PA PLUS FRONTALINOMOD sound CITY 50 PA PLUS retro

Alla fine non e' venuta malissimo eh?

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Amplficatore combo FBT 120

Ho avuto il fratello gemello non siglato. Non sapevo che modello fosse ma aveva il mobile piu' grande (spazio a non finire!)....dentro era lo stesso identico amplificatore qui menzionato. RImpiango di averlo dato via!

Ha la rettificatrice "debole"...23 volt su B+!!! L'alimentazione e' stata cambiata mettendo prima il condensatore da 32uF. Secondo schema deve esserci 8uF. Questo mi sembrava strano potesse aver generato il problema del mancato funzionamento visto che a specifica la ez90 accetta fino a 40uF.
Controllo il TU e trovo il primario bruciato ed in conduzione con il secondario. Questo ha fatto bruciare la raddrizzatrice! La corrente scorreva in perdita sugli altoparlanti caricando la povera valvoletta...

Piccola nota di colore: guardando lo schema, circondato in giallo viene riportato un valore errato di resistenza!! Che spettacolo!

Cmq, messo il trasformatore di uscita nuovo, valvoletta raddrizzatrice nuova, sostituiti i condensatori di alimentazione perche' in perdita e rimesso secondo schema originale la parte di livellamento.
Nessun ronzio e funziona alla perfezione. Le 6AQ5 dureranno ancora per un bel pò!
FBT 120 AMPFBT 120 upFBT120 interno

FBT 120 schema elettrico

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Combo LANEY VC15

All'accensione suona tranquillamente...poi si ammutolisce. Guardo le valvole, EL84 spente...ECC83 spente.
Questo televisore ha un PTC posto sull'accensione dei filamenti che funge da soft start. Come per i kart, anche in questo tipo di oggetti vale la regola del meno hai meno rompi... infatti si e' guastato proprio il POLYSWITCH PTC RESET da 6 ampere. Nella ultima foto si vede un NTC messo per prova al suo posto in attesa del pezzo.
Messo il ricambio....e' saltato il trimmer dell'hum, non me lo aspettavo. Cmq..rimessi i pezzi nuovi va bene... Mi domando cosa possa aver causato tale casino...non ho trovato altri indizi se non una tensione di alimentazione bassina ed il bias tarato (volutamente?) basso.
Piccola considerazione...questo e' un coso recente. Ho volutamente fotografato da vicino il frontalino...ma possibile le scritte sono già sparite? Ma che sono fatte con i pennarelli ad acqua? boh! Inaccettabile. Ho avuto ampli degli anni 50 con le scritte integre.


laney vc15laney vc15 up

 

 

 



Laney vc15 interno

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Meazzi ultrasonic special

Privo della parte echo,purtroppo

Non aveva nulla..probabilmente per rimetterlo nel case ha cortocircuitato qualcosa senza (per fortuna) rompere nulla. Vecchie riparazioni lo hanno reso facilmente "rompibile" ;-). Bisognerebbe dare una casa migliore e r-assicurare le circuiterie!

....Ammazza come suona! Basta mettere il jack all'ingresso ed e' blues puro!

Meazzi ultrasonic specialMeazzi ultrasonic special upMeazzi ultrasonic special interno

Meazzi ultrasonic special circuiti interni

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Testata Marshall JCM2000 DSL 100

Mi riferivano di ronzii e sparizione di volume.
Appena acceso ho iniziato a sentire dei rumori tipici di finali andate. In pratica una valvola era spenta e l'altra per eccesso di generosità aveva subito danni strutturali pesanti. Messe due EL34B Tung Sol al volo, la testa ha ripreso il suo normale funzionamento. Meno male perchè non mi piace aprire queste teste... In caso avrei lasciato il compito della riparazione al mio amico rosa :-)
Ad ampli caldo si sentono dei rumori tipici di componenti che ormai sono a fine vita. Visto l'utilizzo semi casalingo, non procedo a smontare tutto; mantengo un profilo basso e rimandero' la cosa a quando sarà da cambiare il quartetto di finali.

Domandoni senza risposta...
Ma perchè il trimmer di destra varia il bias delle valvole di sinistra?
Ma perche' mettere un reverb a molle su un Marshall? ok ok, ho visto un chitarrista fare jazz col pulito marshallone, ma non e' roba comune!
Marshall jcm2000 dsl 100 frontMarshall jcm2000 dsl 100 rear

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Testata per basso AMPEG SVT-4 PRO

Bel bestioncello. Di solito non li faccio ma essendo di una persona che conosco...
In pratica si ammutolisce randomicamente. E' stato portato da Mr. Per-Bacco (e da un altro tecnico) che, a detta de mio amico, ha trovato 3 saldature fredde ritarando il bias....sotto stress continuo il problema non si era manifestato. In sala pero' non era cambiato nulla, si ammutoliva ancora.
Vado in sala per sentire cosa fa...dopo appena 5 minuti di suonata si blocca con "stack" o "scronch? :-)" interno. Sono i rele' di uscita che si staccano e ripartono da soli dopo un secondo. Mentre parlavamo il bassista percuote il basso, la botta alle corde fa ammutolire l'ampli....stavolta tocca spengerlo per farlo ripartire.

Un comportamento anomalo e senza molte spiegazioni. Sulla base di quello che mi è stato riportato e vedendo lo schema della protezione consiglio uno stabilizzatore di tensione che pero' non porta a nulla. Purtroppo sembra un problema dell'ampli non proporzionale al carico in quanto la protezione in corrente non influisce sui relè ma abbatte la tensione del segnale sui finali tramite i soliti transistor in configurazione "classica".

Da me il problema non esce...verifico il bias e trovo un canale completamente fuori range... Strano, ma non era stato tarato? Per ora ho tarato la corrente al minimo consigliato per entrambi i canali. Inoltre ho trovato tutte le viti di fissaggio dei mosfet IRFP240 - IRFP9240 leggermente lente e la vernice delle viti di fissaggio della piastra base dove risiede la circuiteria del finale...integra. Questo vuol dire che non e' mai stata smontata. Trovare saldature fredde sullo stampato a vista e' servito a nulla visto il difetto.

Ma quale sono le condizioni per cui scatta la protezione del relè posto in uscita a protezione delle casse?
Come già detto, vi e' una protezione in corrente che non influisce sui relè. Due  transistor posti tra il gate ed il source vengono attivati per sovracorrente inibendo di fatti il superamento della soglia stabilita. In alta fedeltà ci sono tantissimi casi in cui...togliendo questa "roba" l'ascolto migliora nettamente; ma lo si puo' fare solo perche' i volumi e l'utilizzo sono "razionali".
Il primo caso (prima foto dello schema) riporta il relè che viene attivato da un operazionale TL074 che controlla il transistor MPSA56. Ad ampli acceso il relè e' sotto tensione. L'uscita dell'operazionale e' negativa nel normale funzionamento. R169 e C118 assieme ai diodi formano un rivelatore di tensione continua. In pratica se vi è una rottura di un mosfet o di componenti di pilotaggio che portano a fornire continua alle casse, il circuito stacca il relè. In questo caso solo un guast a C118 o una saldatura fredda su di esso potrebbero generare il problema. Si esclude tale casistica in quanto il problema si presenta in condizioni diverse dal previsto. Altre cause potrebbero dipendere dalla continua presente in uscita dovuta a componenti che surriscaldandosi vanno in deriva. L'ampli pero' sottoposto a stress funziona correttamente, altra esclusione. Un picco asimmetrico del segnale di una certa durata potrebbe far scattare il relè. All'oscilloscopio non vedo asimmetrie...
L'operazionale viene controllato anche dal collegamento RELAY_A o B. Nel secondo pezzo di schema si vede che vi è un controllo di sovratemperatura. L'integrato LM35 oltre a fornire il segnale per la velocità della ventola, viene sfruttato per rilevare una temperatura elevata. In sala l'ampli e' salito di temperatura e la ventola cambiava velocità...il problema si e' presentato quando l'ampli stava quasi a riposo... Escludo anche questa parte del circuito dal problema.
Nel terzo pezzo di schema e' riportato l'altro evento che puo' causare l'off del relè. C'e' un sensore di tensione che rileva l'assenza di alternata sul trafo che alimenta i +-15v. Stacca immediatamente ma tanto il relè si staccherebbe per mancanza dei -+15v (tensione a cui e' alimentato).
In questo caso l'unica cosa che potrebbe provocare il problema, e' un malfunzionamento transitorio degli stabilizzatori (saldatura fredda etc). Saldature fredde non ve ne sono... Le viti di fissaggio alle alette sono ben strette e quindi si esclude anche la protezione termica degli stessi.

Resta il fatto che riparare un oggetto che... funziona...e' praticamente impossibile a meno di cambiare componenti di mezzo ampli.
...continua, almeno fino a che non si ripresenta il problema permantentemente.
 

Ampeg SVT-4 PRO frontAmpeg SVT-4 PRO schema accensione releAmpeg SVT-4 PRO schema accensione rele da temperatura

Ampeg SVT-4 PRO inernoAmpeg SVT-4 PRO schema accensione rele tensione 22v

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SOUNDSATION CAMDEN 30

Era il combo. Il proprietario l'ha messo dentro un case nuovo trasformandolo in testata.

Mi riferisce del suono "piatto", "anonimo" del clean ed il distorto che segue la stessa via. Mi fido del suo parere in quanto possessore di altri 4 o 5 signor amplificatori.

Non conosco questo ampli, e' la prima volta che lo apro. La cosa che non mi piace al primo impatto e' lo stadio finale che a sepecifica tira fuori 30w con una coppia di EL34. Le EL34 possono tirar fuori 50W, 60W...ed oltre in classe AB. A dirla tutta, la differenza fra 30W e 50W...e' praticamente nulla in termini assoluti (o se vogliamo musicali). Forse quel 30 deriva dall'origine delle schema del pre?

Cmq...senza farmi influenzare dalle parole altrui, accendo l'ampli e lo provo. Il primo impatto e' stato... boh, ma come suona? Sento la chitarra nel cono ma nessuna "emozione". Il suono e' piatto, la chitarra sterile. Inutile agire sui controlli...niente. Oltre ad essere piatto sembra "velato" senza profondità. La stessa cosa la sento sul distorto. Dico una castroneria...ma suonare la chitarra sul piccolo digitalino della vox e' piu' piacevole di questo "full" valve! Assurdo.

Appena aperto ho scritto:
"E' arrivato il momento di aprirlo. Giuro che la prima cosa che ho pensato e' stata: "ma quanti cavolo di condensatori ceramici ci sono?" Addirittura 2 in parallelo ai C di livellamento del pre..probabile su quelli destinati alla distorsione; forse per migliorare la definizione sui 20kHz? :-()

L'amplificatore lavora con 480 volt ed un trasformatore di uscita di 5k. Non e' un 30W ma non mi metto a perdere tempo a misurare la potenza...c'e' tutta al ciccia che serve in teoria.

La seconda cosa che noto e' sul potenziometro del volume...aprendo la 3° foto si vede a sinistra il pot e subito davanti un fet J108...idem pe ril pot del riverbero. In pratica il volume/riverbero sono controllati dai fet, non dai pot. Questo significa che il master agisce su un punto a bassa tensione. Immagino che tutto ruoti attorno all'integrato del FX loop usato probabilmente come mixer etc. GLi altri 4 ragnetti neri sono transistor, usati probabilmente per accendere i led. Hmm rapida occhiata al circuito e non noto nulla di strano nelle configurazioni a meno della PI e dell'uso della 12AT7.
Probabilmente il problema di questo suono dipende dalla configurazione progettuale. I componenti sono ok, anche se alcune R potevano essere sovradimensionate.

Devo smontare le schede e capire la circuiteria per abbozzare una mod risolutiva...pero' ho la sensazione che per farlo suonare devo smantellarlo...e non mi va per nulla..."

SoundSation Camden 30 frontSoundSation Camden 30 retroSoundSation Camden 30 scheda controlliSoundSation Camden 30 scheda

 

 

 

 

 

 

 


Alla fine l'ho modificato...o meglio, smantellato. E' stata una modifica radicale ma ne è valsa la pena, suona finalmente!!! Su richiesta e' sparito il distorto a favore di un secondo pulito più aggressivo.
Rispetto a quanto riportato in precedenza devo correggermi: il valvolare e' effettivamente un full valve. Il fet sul potenziometro del Master Volume serve per ammutolire l'ampli quando non e' inserito il jack della chitarra. L'FX loop e' escluso quando non e' inserito il jack.
Riporto sotto lo schema elettrico; ho evitato di rintracciare la parte relativa alle commutazioni ed accensioni led in quanto poco interessanti.
I motivi del suono pessimo sono tanti...inutile elencarli tutti. Una rapida occhiata agli schemi e molte cose si chiariscono. Ad esempio, sul secondo schema si vede l'anello NFB rientrare su una valvola in una configurazione anomala per il tipo di utilizzo. Questa configurazione si trova specialmente in HiFi. La valvola pilota la PI per poi andare sulle finali. La controreazione e' altissima...
Altra chicca sullo schema 1 e' il filtro sull'ingresso per poi passare alla controreazione sulla valvola pilota del controllo toni...boh! Alla fine non e' stato troppo conveniente copiare il pre del Peavey Classic 30, almeno fino al controllo toni.
Insommma...sembra progettato da una persona che chiaramente conosce l'elettronica ma che ha perso completamente di vista l'utilizzo finale (ma l'avrà sentito alla fine?).

SoundSation Camden 30 schema 1SoundSation Camden 30 schema elettrico 2

 

 

 


Considerazioni del tutto personali sull'ampli: costa circa 450 euro nuovo, una Sound City 120 usata 650, laney LC 50 circa 350 euro etc...insomma, questo amplificatore cosi' come nasce non suona neache a prenderlo a calci...meglio prendere un usato e spendere qualche centinaia di euro in più ma avere un signor ampli, almeno "suonabile"!!
Altra cosa...per curiosità ho letto la recensione sulla rivista scaricabile dal sito. Purtroppo il paragone con l'alta fedeltà e' d'obbligo. Tanti, troppi oggetti di alta fedeltà sono stati venduti grazie alle recensioni (ci sono caduto anche io!)...recensioni ovviamente pilotate. Si Sovvenziona la rivista con la pubblicità per "ammorbidire" i giudizi o cambiarli completamente. Brutto continuare a vedere questa modalità di persuasione!!!! ASCOLTARE prima di comprare....ormai si acquista tutto in internet dando spesso troppo peso alle parole di persone che frequentano la rete ed affidandosi a giudizi altrui.

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Testata FAME Studio Tube 15 Head

Altra testata made in Cina...stavolta il costo e' contenutissimo, credo attorno ai 150 euro.
E' stata già modificata ma il risultato non e' soddisfacente a detta del proprietario. All'accensione mi aspettavo una testa con pre tipo Marshall 2204. Invece il suono e' del tutto differente....credo che la modifica sia stata per portarlo verso un pulito.
Devo dire che il suono non e' malvagio, anzi c'e' una buona base per dare un carattere importante al piccolino.

Aperta ho visto immediatamente che il circuito fino alla phase inverter...è proprio identico al marshall 2204! E' stata modificata nel controllo toni ed alcune cose per smorzare la gamma alta.

FAME Studio Tube 15 Head frontFAME Studio Tube 15 head posterioreFAME Studio Tube 15 Head interno

 

 

 

 

Personalmente il Marshall 2204 ed affini non mi hanno mai entusiasmato piu' di tanto a causa della scelta del doppio ingresso per pulito o distorto. Inoltre il canale pulito lascia perplessi. Ho quindi deciso di togliere un ingresso a favore della flessibilità.
Tolta la modifica precedente, ho modificato secondo aspettativa del proprietario. Un pulito gestibile facilmente a volumi decenti. Oltre a modificare alcuni valori e rifare il percorso del segnale, ho aggiunto un controllo in piu' per gestire la compressione a livello di secondo stadio e bilanciare il suono con il livello di gain o di timbrica voluta. Uno switch (interno al case) aumenta i bassi dello stadio finale.
Devo dire che suona veramente in maniera più che dignitosa. A basso volume e' godibilissimo ed alzando il volume tira fuori un caratterino niente male...Alla fine con poca spesa i può avere un oggettino in grado di mettere in ginocchio ampli più quotati.

FAME Studio Tube 15 Head interno modFAME Studio Tube 15 Head mod

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Albion TCT35

Stavo provandola. Appena accesa ho sentito un HUM profondo..senza aver attivato lo standby e senza valvole "accese". Non avevo dubbi sul motivo. Appena aperta si vedono i due trasformatori (alimentazione ed uscita) ravvicinati. Mi domando, che senso ha prendere anche la precauzione inutile di mettere lo schermo sulla phase inverter? mah.

Già che c'ero, ho fatto delle fotine dell'interno. ;). Quel pezzo di plastica nero tenuto dalla fascetta e' il riverbero digitale BELTON. A me...non piace per nulla.

Albion TCT35 Albion tct35 hum problema.jpgAlbion tct35 interno

Albion tct35 interno2

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Amplificatore integrato ROTEL RA-820B

Ronzava con un forte hum. In pratica era andato in perdita un condensatore di alimentazione e l'altro stava facendo la stessa fine. Questo ha reso asimmetrico il ripple sull'alimentazione. Nei circuiti a simmetria complementare il ripple in uscita si "annulla" grazie alla configurazione, piu' il circuito e' simmetrico maggiore risulta l'abbattimento del rumore.
Essendo cosi' mal ridotti quei due condensatori, ho cambiato anche i due dell'alimentazione del pre fono ed il condensatore di accoppiamento all'ingresso del finale.

....Il suono non mi piace molto.La gamma alta, per me, non e' naturale. Proprio come me li ricordavo all'epoca.
Amplificatore ROTEL 820BAmplificatore ROTEL 820B interno

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Quicksilver Mono Amp

Finale Mono con KT88 e raddrizzatrice 5AR4. Monta due 12FQ7 come pre e PI.

All'accensione fiammata sulla Mullard 5AR4 (ancora in vita mi riferisce il proprietario). Altra invece completamente arrostita con fusibile da 4 ampere saltato.
Ho trovato il trasformatore in perdita sul secondario. Sono stato fortunato in quanto aprendo il trafo sotto la carta ho trovato il problema. Dei fili erano messi troppo vicini ed il tempo, la colla e l'umidità hanno fatto il danno. Cmq...costruzione che non mi piace per nulla, non si possono saldare i fili di prolunga attorcigliati a quelli delle spire. Altra cosa che non mi piace sono gli attacchi per le casse. Non lo so...esteticamente fanno un po' pena e fanno pensare ai vecchi amp Geloso etc. Sono scomodi e devi necessariamente saldare la forchettina. A livello di alimentazione trovo piuttosto discutibile l'utilizzo di 300uF a valle della raddrizzatrice. Se c'era il terrore del ripple, si andava verso un CLC ed amen. Invece c'e' solo una induttanzina per lo stadio di pre. In questo modo la vira della raddrizzatrice si riduce notevolmente...il massimo ammesso per specifica sono 60uF in questo caso.
Parlando con un altro tecnico, mi confermava la fusione immediata della raddrizzatrice su un pre della stessa casa proprio per l'eccesso di capacità. Forse nel 2000 i datasheet non contano più.
Quicksilver Mono Amp con KT88Quicksilver Mono Amp Quicksilver Mono Amp interno

Quicksilver Mono Amp

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Amplificatore ORION JK100

Amplificatore a transistor anni 70. Il difetto era la percezione di "rumore" in caso di forti pennate ed abbassamento randomico del volume. L'ampli ha la tensione di alimentazione stabilizzata anche per i finali, incredibile. Praticamente gli elettrolitici del pre erano tutti più o meno rovinati. Ma il difetto vero era nel controllo del bias del finale. Il trimmer (LESA) da 470ohm era guasto. Questo aveva spostato la corrente di bias molto..troppo in alto e probabilmente con la variazione di tensione ai suoi capi faceva qualche altro casino. Ho modificato leggermente l'alimentazione per ritardare un po' l'ingresso della stabilizzata per ridurre il bump all'accensione. Ho modificato anche lo ....si, lo STAND-BY!! Ha lo stand-by. Toglieva l'alimentazione al pre dando delle botte ai coni incredibili. Rimosso tutto e messo in bypass il segnale. L'ampli è stato anche modificato purtroppo. La cosa "strana" e' l'NTC messo sull'aletta che serve alla compensazione della corrente di bias. Deve essere stata una sostituzione azzardata, di fatti la variazione del bias e' troppo pesante in relazione alla variazione di temperatura.
Uno dei problemi nell'utilizzo degli NTC e' che se mal calcolato, oltre una certa temperatura, non compensa più...la resistenza ad un certo punto diventa la minima possibile.
Orion JK100 frontOrion JK100 rearOrion JK100 scheda preOrion JK100 scheda alimentatore

Orion JK100 scheda pre vecchi condensatori

Orion JK100 scheda finale

Orion JK100 finali

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BFT

Centralina BFT del mio cancello di casa. Dopo acquazzone notturno non funzionava più. Fosse stata un FBT!!!

Niente, di vetroso solo i fusibili.....infatti uno saltava. Smonto la centralina per capire la parte del circuito in corto e cosa trovo? una LUMACA tra le piste della 220...roba da sedia elettrica. Mandava in corto e scintillava ad ogni cambio fisibile. Risistemate le piste dietro, ha ricominciato a funzionare....

.....ma come cavolo c'è finita la dietro!!!
 

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Combo FAME VS10012TS

Questo è mio. Assurdo, ho tutto per farmi almeno 3 o 4 amplificatori valvolari e che faccio? Acquisto un usato a prezzo decente per modificarmelo. Vabbe'!
Il canale pulito e' decente, ma lontano da un pulito serio. Tendente allo sterile. Vediamo se ci tiro fuori qualcosa di buono. Il canale distorto non boostato e' non e' bello per nulla. Boostato invece e' bello cicciotto. Mi piace. I coni originali devono essere una copia spudorata del Celestion G12T75....anche se suonano leggermente piu' forte.
Pesa veramente tanto!!!

...eh, continua....ma con calma.
FAME VS10012TS FRONTFAME VS10012TS rearFAME VS10012TS cono originale GT12 16

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Preampli CLEAN cae3+

Da tempo non costruisco più questi oggetti avendo tolto dal guardaroba tutta una serie di attrezzi necessari per...cmq.

Mi e' stato chiesto un pre che ricalcasse il canale clean del famoso cae3+. Per diversi motivi alla fine verranno 2 unità 1U clean più il crunch. In foto il clean. Nello spazio vuoto a dx andrà la parte di commutazione. Alcuni collegamenti sono ancora provvisori visto che dovro' cambiare il percorso per l'inserimento della commutazione; anche i 2 spezzoni di schermato...avevo finito il cavo e per provare il tutto ho messo quello per chitarra...un filino grande :-).
Al posto del bright (manopola nera) ho inserito un commutatore a 4 posizioni per avere più gradualità, l'originale in posizione off e' scuro e diventa esageratamete brillante in on. ll controllo originale dei bassi e' praticamente inesistente...ma per mandato ho lasciato il più possibile originale. Volendo la circuiteria si presta a tante modifiche. L'alimentazione e' stata rivista al fine di non impegnare troppo i condensatori (F&T) con le correnti di picco. Il vantaggio e' l'allungamento della vita del primo condensatore ed il minor disturbo a livello di campi dentro il case a seguito della riduzione delle correnti circolanti. Sono riuscito anche a diminuire un pelo il picco iniziale di assorbimento delle valvole. I condensatori di alimentazione non sono stati posti sulle basette a ridosso dei componenti ma "ammassati" con il negativo in comune tipo centro stella...soluzione non bellisima a vedersi ma per lo scopo che mi ero prefissato e' più che funzionale. Spinge che e' una bellezza.
Preamplificatore Clean cae3+ in rack 1U

 

...aggiornamento:

 

Abbiamo provato il pre e purtroppo non andava bene. Il problema e' che per mandato mi era stato chiesto una impostazione di tipo hi-fi. Lo scopo e' stato raggiunto...e' talmente hi-fi che si sente la chitarra nei minimi dettagli, grandissima dinamica...ma cosi' non e' utilizzabile al dunque. Con i pedali non funziona bene.

Ho quindi modificato per cercare di..."peggiorarlo"... sostituito i condensatori (in parte resposabili della "timbrica") fatto diverse modifiche anche nei valori aggiunto due switch per il cambio del carattere...tutto questo purtroppo a scapito della pulizia interna. Riprovata (con tutti i fili volanti e shassis aperto) va bene. Ad onor del vero devo dire che non ha il carattere del modello originale su cui abbiamo basato i confronti. L'originale ha una timbrica diversa. I medi sono più fuori ma controllati, ci sono più armoniche per contro c'e' un "velo" davanti che, se da un lato toglie definizione al suono lo rende più compatto...vi è maggiore amalgama. In hi-fi quel velo lo si riscontra in ampli scarsi. In questo caso molto probabilmente dipende da tanti fattori...valvole alimentate in comune, switch dei canali, vecchiaia dei condensatori di alimentazione etc etc.
Preamplificatore clone Clean cae3+ internoPreamplificatore Clean cae3+fronte + modifica

 

 


 


Samplettini di come suona il chitarraio Tony con il suo impianto dove risiede il pre.

















































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....Modifica, riparazione, costruzione ampli ed effetti...

Già...potreste avere incontrato sulla vostra strada chi lavora in questo modo. Io non sono il massimo della pulizia ed uno dei motivi e' che mi "intrippo" troppo sul percorso di corrente applicando quello che ho imparato nell'intento di modificare o migliorare svartiati oggetti; spesso questo va contro la pulizia generale. Basta vedere i ricevitori costruiti in aria per capire il concetto, spesso per funzionare correttamente senza oscillazioni, fischi e fumate, i fili devono essere veramente "disordinati". Ma torniamo all'esempio che ho avuto il piacere di visionare.
Il tipo si è scaricato il progetto e basetta da gnrl_gagget. Nell'effettuare la stampa ha fatto il master più grande. Invece di adattare la stampa ha adattato l'integrato! Visto che i pin erano maggiormente distanziati ha fatto tutte prolunghe saldate al portaintegrato. Il condensatore blu...ha i reofori corti, altra prolunga per adattarlo al passo 1. Guardando le foto vien da ridere, ma se avendo comprato l'oggetto mi fossi trovato dentro un coso simile l'incaxxatura sarebbe stata piuttosto forte... Non è finita. E' stata apportata una mod per fare un controllo del tono dell'effetto (riportato nella 3° foto). In alto l'effetto in basso il segnale diretto. T e' il potenziometro del tono ed il triangolo il sommatore (IC tipo TL08x) in configurazione invertente. Mi sembra ovvio che il tono non tona! Non solo non agisce sul segnale effetto, ma incide sul segnale diretto!!!! Boh...
modifica effetti per chitarra a RomaModifica riparazione amplificatori per chitarra RomaModifiche personalizzate per effetti chitarra Roma

 

 

 

 


Ho modificato il progetto facendo funzionare il controllo tono, aggiunta mod per migliorare l'utilizzo, tolti componenti inutili e rifatto la scheda che l'ospitava...non si poteva vedere. Sull'originale gli rca erano fissati con del SILICONE!

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Marshall Super Lead 100W MKII

Testatona anno 1980. Sostituzione valvole finali e portafusibile. Finito il lavoretto ho provato la testa e mi sono reso conto che c'era qualcosina che non andava :-). La resistenza anodica indicata con la freccia (100K) era circa 2,5 MEGA ohm!!!! Da notare i jack dorati, condensatori ITT ed un Mustard.
Monta 3 ecc83 philips d'annata. Impressionante la botta che ha!
Marshall_Super_Lead_100W_MKII frontMarshall_Super_Lead_100W_MKII rearMarshall_Super_Lead_100W_MKII interno

Marshall_Super_Lead_100W_MKII interno 2

Marshall_Super_Lead_100W_MKII interno 3

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Finale LAA CUSTOM 20W

Dalla etichetta posteriore vedo che il finale e' stato costruito da LAA Custom. E' un finale da 20W che monta 2 EL84 e 2 ECC83. Il problema (non problema) era un rumore molto forte ad inizio corsa del pot di volume. In effetti il potenziometro denuncia una non linearità iniziale ma fino al raggiungimento di circa 1k tra il centrale e la massa. Essendo un 470K la cosa non e' proprio "atipica"...almeno nelle nuove produzioni :-(. Il vero problema e' che il finale viene pilotato con il pre ad altissimo livello. Questo comporta l'utilizzo improprio del volume che deve essere regolato ad inizio corsa per avere un livello di uscita adeguato. Una bella lavata al pot ed il problema si e' leggermente attenuato.

Non commento quasi nulla e lascio alle foto le parole. Il trimmer della regolazione dell'hum, per come la vedo io, è completamete inutile. Se il tutto e' fatto a regola non si deve attenuare nulla di residuo...è un finale e non ci deve essere hum; se invece l'intento e' dare la possibilità di riduzione dell'hum esterno, e' inutile, non si riesce praticamente a fare molto peggiorando la cosa sulle armoniche.
C'e' troppo spazio vuoto all'interno del case, si poteva comprimere ed ottimizzare.
Finale LAA CUSTOM fronteFinale LAA CUSTOM internoFinale LAA CUSTOM interno spazio

Finale LAA CUSTOM retro

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CAA 3+ SE

Revisioncina del famoso pre della Custom Audio Amplifiers. I potenziometri erano tutti da ripulire, i volumi erano quasi inutilizzabili. Oltre questo, nessun problema.

Nella sesta foto si nota una mod di Tabacco che a detta del proprietario ha modificato la timbrica del canale pulito. Come si vede e' stata messa la R anodica da 100K a carbone al posto di una a strato metallico originale. Non metto mai in discussione le orecchie di chi suona, ma per esperienza personale ho notato che le variazioni sono udibili solo con la sostituzione di un certo numero di componenti o variando il valore originale e solo se i componenti si trovano in posizioni ben precise o sottoposti ad un certo carico di lavoro. Già che ci sono...il suono dei condensatori: se ne parla molto ma se non si fanno prove diverse difficilmente si arriva a capire la realtà. I condensatori cambiano moltissimo il suono, ma se si attuano modifiche in punti del circuito in cui l'accoppiamento è "lineare" difficilmente si ascoltano differenze. Ci sono dei punti particolari in cui un condensatore ti puo' modificare enormemente la timbrica arrivando perfino a chiudere completamente la gamma alta (vedi mallory 150, Sozo etc). Vabbe'!
CAA 3+ SE fronteCAA 3+ SE internoCAA 3+ SE interno 2

CAA 3+ SE interno 3

CAA 3+ SE interno 4

CAA 3+ SE modifica

CAA 3+ SE retro

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JEN FUZZ III

Di solito non faccio i pedali...ma essendo di un amico.
In pratica fischiava a causa del volume sporco da morire; il centrale non faceva più contatto. Lavato abbondantemente e tornato a funzionare. L'ho provato, più che un fuzz e' un distorsore vero e proprio ed ha anche una bella riserva di gain. Molto acuto.
JEN FUZZ IIIJEN FUZZ III interno

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FENDER DUAL SHOWMAN REVERB

Del 9 ottobre 1972, tutto originale..incredibile. Bruciava le finali... il primo dei due condensatori di bias era staccato, si era praticamente mozzato sul lato massa. La riparazione e' stata difficilissima :-)... risaldato il reoforo e messo nuove valvole.

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PEAVEY DELTA BLUES 210

Prima di riparare un ampli lo accendo e lo provo per sentire il difetto...qui ho spento subito sembrava un film di guerra! L?ampli aveva 2 su 4 valvole EL84 guaste e rumori vari. Ormai e' assodato..odio i valvolari su scheda a valvole rivoltate..il calore emanato scalda tutto e con le vibrazioni dei combo produce saldature fredde. Era tutto staccato. Un condensatore di alimentazione con fuoriuscita di liquido. Alcuni filetti che tengono le piastre e che portano segnale (PEAVEY..ma che caxx fai!) erano stati risaldati perche' in aperture precedeti avevano ceduto. Me ne sono accorto dopo aver rimontato tutto...non funzionava.. MA dico io...si possono saldare fili che sono destinati ad essere piegati? boh, cmq riparato e chiuso, bellissimo suono clean.

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FENDER TWIN AMP 94

Ampli guasto, faceva rumori scricchiolii e botte a gogo'. Aprendolo ho visto i condensatori elettrolitici del pre che erano tutti morti. Come per i migliori basettoni, per procedere alla riparazione, risulta necessario smontare mezzo ampli. Sostituiti l'unico difetto rimasto erano i "botti" improvvisi. Era una finale. Avendo le restanti 6L6GC diverse, ho montato un set completo. Dico questo perche' l'ampli ha la possibilità di tarare i singoli rami. In caso una coppia fosse stata integra, avrei potuto prendere solo una coppia nuova.

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FENDER M80 CHORUS

Riparazione di un ampli per chitarra interamente a stato solido... ARGH. Amplificazione debole sul canale pulito. In verità anche il distorto era poco "pompato". Misurando ho visto che in uscita dall'operazionele U1 avevo poca amplificazione. Ho smontato per la sostituzione del tl072. Mentre dissaldavo mi sono reso conto che a causa di un lavoro precedente (sostituzione del potenziometro di volume)avevano provocato la disconnessione verso massa della resistenza R7. La fender ha usato la struttura di sostegno in metallo anche come raccordo per la massa (cosa assurda imho). Avendo sostituito il pot con uno senza la flangia, il precedente tecnico ha provocato il "danno". Quello che mi chiedo e': come mai non se ne e' accorto dopo la riparazione?

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ROLAND BOLT 60

Ibrido Fet valvole anni 80. La riparazione di questo ampli non e' stata proprio indolore... Amplificazione debole. Il proprietario ha acquistato in rete l'ampli e ricevuto con EL34 e suono morto. Ha preso 2 6L6GC e messe al loro posto. Dice di averlo fatto suonare poco e che il volume cmq era basso. Ho visto immediatamente le due resistenze della phase inverter bruciate. La sostituzione non ha portato benefici, un condensatore era in dipersione..ma neanche quello ha prodotto benefici. Lo zoccolo della ECC81 si era talmente ossidato che il pin 2 non faceva "sufficiente" contatto. Stretti e puliti ha funzionato correttamente. Sorpresona quando ho messo le finali, una era cotta e l'altra debolina. Sulla base, al posto dei -50v, leggevo 120v! Cosa diavolo sarà mai successo per ridurla cosi'? Per fortuna il trasformatore di uscita non ha subito danni.. Una chicca..nella foto deve risiede il commutatore ci sono piste tagliate e ponticelli resistenze volanti etc. Il tutto...originale.

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WARM AUDIO WA76

Non mi e' piaciuto molto l'interno, le saldature sotto la piastra sono approssimative e molte hanno delle sbavature eccessive. Comunque, riparare un oggetto che funziona a tratti non e' mai bello... Scricchiolii e fruscii intensi. Aveva uno stabilizzatore non fissato bene sull'aletta di raffreddamento, un condensatore in perdita ed un transistor (Q3)che a capocchia dava di matto.

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Peavey VK100 testata

Quando riparo un amplificatore spero sempre non ci abbia messo mano qualche pasticcione. Ecco, appunto... Dalle foto si vede come il tipo abbia seguito le mod che si trovano in rete senza capire cosa stesse facendo. Parto dal potenziometro per il bias: quel filo che si vede di metallo, era ferro! Non saldabile con lo stagno, di fatti la saldatura era fredda... per modo di dire. Tolto tutto tanto se non ci metti i pin esterni per la verifica devi aprire lo stesso per tarare il bias. Altra mod; il condensatore sul controllo treble del distorto, condensatore da ben 68nF!!Probabilmente voleva mettere 680pF. Poi un C tra il send e return per ammorbidire la risposta. Ed infine la mitica modifica dell'eliminazione del comando TEXTURE. Ok, l'ha tolto, pero' alla fine lavorava sempre e solo una coppia di finali 6L6GC. Ah... la resistenza di potenza libera di andare in giro dove gli pareva. Tolto 3 condensatori sottodimensionati nella scheda finale e rimesso a posto tutto la testa ha ricominciato a funzionare come si deve. Il pulito e' bello, stile Fender ma molto aggressivo. Il distorto, boh... diciamo che con tanto gain e' una specie di pedalino da due soldi. Invece, per il fatto che la distorsione e' fatta a diodi, a basso gain ci si fa proprio un blues bello cicciotto.

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Fender Blues Junior

Riparare questo amplificatore a me non da alcuna soddisfazione. Poi lo suono e mi dico... perchè? Ok, non sono un chitarrista ed ho una Vester, pero' quando mi attacco a certi amp la differenza la sento eccome! Cmq, riverbero KO e botte e scricchiolii. La molla Accutronics e' morta.Il CIP che pilota il riverbero e' morto, concausa di fattori, il jack di uscita del riverbero (plasticaccia) in corto per essere stato strattonato a lungo. Le valvole finite, strausurate ed una provocava dei botti da contatto interno dei metalli (G-A) ed il condensatore di alimentazione con saldatura fredda. Tutte le saldature delle EL84, su basetta ovvio, erano fredde. Ecco, perchè?

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Energy 12EP400PWD

Di 5 casse monitor guaste riuscire a farne almeno due. Sono riuscito a farne 3 acquistando un WF di ricambio. Tra trasformatori saltati, schede completamente andate woofer & tw morti, questo e' il massimo che ho potuto fare senza spenderci un capitale. I pezzi di ricambio costano poco. La scheda elettronica completa si trova a 150 euro. La cassa usata vale circa 200 euro...non vale la pena. Cmq, devo dire che mi e' tornata la voglia di avere a casa casse di questo tipo. Un po' sfacciate e con grande potenza e controllo. Inoltre...non si sentono per niente male considerando il numero di 4558 presenti all'interno. La parte bassa e' pilotata con i toshiba 2SC5200 2SA1943 alimentati a +-40 volt. Poi in regime dinamico ci sono dei mosfet che contollano la tensione di alimentazione innalzandola a +-80 volt. Proton style.

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Trace Elliot GP12 SMX

Riparazione di una testata per basso. Finali 2SJ162 2SK1058 saltati. Vabbe', basta comprarli... ma qui casca il pero, anzi il tecnico. Non credo esistano piu' esemplari di questi finali originali. Sinceramente metterne di casuali per poi immaginare la faccia del bassista che sul palco si vede costretto a prendere in mano un microfono per fare con i Neri per caso causa testa spenta... In attesa di pensata...andro' sui BUZ9xx sicuramente... LED indicatori di livello non funzonavano. Era una saldatura fredda in un punto che in teoria non enficiava tutto il funzionamento. Rifatta e' partito... Non ho indagato, ma credo che non era solo fredda, sotto c'era la piazzola che probabilmente interrompeva il circuito. Con la saldatura e' tornata a posto.

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H&K WARP7

Riparare una testata H&K... non e' mai stata la mia priorità. Anzi, ho un certo timore dettato dalla paura di comunicare al padrone che la testata e' stata gettata dal balcone per motivi "reverenziali". Scheggia impazzita...era tutta ossidata ed una saldatura fredda. E' tornata funzionante. Non ho avuto il tempo di provarla perche' tornata immediatamente a casa sua; non ho rimpianti pero' :-)

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LANEY LC50 112

Da controllare e modificare il footswitch aggiungendo i led per cambio canale ed attivazione riverbero. Ho dovuto mettere l'alimentazione esterna al foot in quanto con la sola dell'ampli si poteva accendere solo il led verde che indicava il canale clean ON. Troppo poco, vabbe'. Invece l'ampli... ha un bel suono, il canale clean ha il classico circuito fender, il distorto ha la circuiteria pre del jcm800. Unica pecca e' che il canale distorto a volumi bassi fa pena. Nel senso che ha dei problemi e la distorsione diventa "strana", gracchiate in malo modo. Il problema e' una dispersione tra pot del volume e scheda. Il potenziometro e' assemblato direttamente sulla scheda e ci va il suo, difficile modificarlo senza diventare cretini e mettere fili volanti dovendo anche tagliare la scheda sottostaqnte. Inoltre non c'entra un potenziometro di spessore causa mancanza di spazio.

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VOX AC30 REVERB 1978

VOX o non VOX questo e' il dilemma, anzi il pastrocchio. Diciamo che e' un ampli del 1978, un epoca dove Fender Marshall ed ampli vari ad alto gain ormai la facevano da padrone. Di fatti era il primo esemplare che aprivo di quel periodo, probabile ne abbiano venduti pochini. Pesante, poco potente etc etc (ritornando al periodo eh|). Quello che c'era dentro pero' tutto era tranne un VOX. Il tremolo originale e' stato sostituito da una scheda a transistor con fotoresistenza... nel 1984! C'era la data sulla scheda. Questo per far capire quanta considerazione di questi oggetti c'era in quel periodo...era uno dei tanti. Filtro antidisturbo messo la per risolvere un problema del trasformatore di alimentazione che ho dovuto affrontare ad ampli ricostruito. Dei 6 ingressi ne funzionava solo uno ed al posto del low tremolo era stato inserito uno switch che non si sa bene cosa facesse...botta sui coni e poi muto. Uno dei volumi faceva da gain e gli altri due facevano da volumi con un intervento stranissimo. Resistenze a strato metallico, condensatori da 1000v valvole alimentate in continua per cercare di sminuire il famoso problema al trafo... I codensatori di alimentazione sono stati cambiati, come primo condensatore dpo i diodi hanno messo un 330uF!!! Ma il ronzio...non poteva venire da la! boh. Vabbe'. L'ho rifatto...ormai distrutto ho eliminando il canale tremolo originale mettendone uno con controllo velocità/intensità con un potenziometro al posto dell'ingresso low del canale tremolo.

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Lavastoviglie SMEG ST113S

Con mia grande sorpresa, niente valvole all'interno. Di solito gli stato solido non li faccio, ma essendo il mio :-)... Non lavava piu', o meglio la pressione dell'acqua dentro la vasca era bassissima. Per vedere il problema ho dovuto far credere alla centralina che lo spostello fosse chiuso..con un coltello ho fatto scattare la serratura. Non essendo il mio mestiere mi son messo a fare un po' di prove, gira la lavastoviglie di lato e rigira rigira... Il motore era il candidato numero uno. Dovevo essere sicuro che la tensione ai capi del motore fosse realmente 230v per escludere un problema all'attuatore. Era il motore. Vabbe'. Cambiato con quello nuovo, diverso fornito con tubi da cambiare, accendo e sorpresa...bassa pressione iniziale, il lavaggio non partiva andava in blocco e scaricava. Codice errore E5. Sconforto. Apro lo sportellone laterale dove e' il labirinto e vedo che l'acqua detro a questo pezzone di plastica non girava. Lo smonto, c'e' un super rondellone dentro alla vasca da svitare. Provo a soffiarci, niente..semiotturato. Prendo l'aceto e con calma pulisco i residui calcarei dentro al ricircolo. Praticamente l'arco rosso che fa da miscelatore acqua aria, per abbassare la pressione, si era ostruito tutto. Rimonto... provo e funziona alla grande... peccato che da uno dei tubi delle vaschette portasale/resina fuoriesce l'acqua!! Guarnizione andata. Vabbe', con pochi soldi le metto nuove. Macche!, sono fuori standard e la smeg...la smeg non vende le guarnizioni singole ma bisogna prendere le vasche complete, 50 euro!!! E' come se per cambiare una resistenza bruciata chiedessi dei soldi per cambiare tutta la scheda componenti!! Follia. Ho preso delle guarnizioni tronco coniche, le ho limate per abbassarle, ci ho messo anche le originali in prima battuta in modo da avere poca pressione sulle seconde guarnizioni autocostruite. Funziona e tiene egregiamente. Ma dico io....

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FENDER 64 TWIN REVERB AMP

Il riverbero si sentiva piano piano piano piano'! Ho pensato a qualche cosa sulla valvola che riamplifica. Come si dice...maddeche'! Alla fine era solo un falso contatto sulla molla accutronics. Piccolo dettaglio...ma com'è possibile che un ampli del 2002/3 con valvole originali, quindi suonato poco, produca scricchiolii tipici di circuitazione in deriva? E perche' i potenziometri dei volumi e del riverbero scricchiolano? Cavolo, ripeto... da anni questi ampli montano robaccia, ma non voluto... montano quello che si trova dai fornitori...appunto! Ho dei LESA che con oltre 50 anni alle spalle sono perfetti! Un potenziometro del volume storto da cambiare chiudono la storia.

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Casse FBT MAXX4A

Riparare questi oggetti, giuro non mi piace. Una spenta ed una con TW morto. Il TW era semplicemente fuso... Ma dico io, una volta si calibrava la poteza del finale e del TW per non fondere. Queste sono casse del 2000. A già..io penso come se fossi nel 1970!!! L'altra spenta invece era il filtro EMI. Si era praticamente dissaldato un capo della doppia bobinetta.

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Marshall JCM2000 TSL

Riparazione della TSL. A me queste teste non piacciono, costruzione con 3000 fili innesti e robaccia. Ma vuoi mettere una bella testona del '70, ma anche '80 va! Non si rompono mai. Cmq, la testa non suonava affatto bene.. Apro e tiro la scheda e che trovo sotto? Una resistenza da 1K caduta dallo stampato, un doppia faccia. Ma come e' possibile? Giro la scheda e vedo anche il condensatorino sulla griglia dell'ultima anodica cotto. Boh. Stacco 43 o 44 cavi...tiro via la scheda e la rimetto a posto, rimetto i 43 o 44 cavi. Le pre erano ancora originali, inaftti erano letteralmente morte. Le finali anche ovviamente. Si cambia tutto il set e la testa torna a funzionare.

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Marshall VALVESTATE 8240

Rumore discontinuo e strano con fruscii e piccoli botti. Per ripararla mi ha fatto impazzire perche' ad ampli smontato il difetto spariva. Chiaro che dovevo cercare solo un falso contatto, ma se non hai i rumori dove vai ad incidere? Vabbe', alla fine era il ponticello che porta la massa al potenziometro del volume. Dava come valore 4 ohm... poi toccandolo 10 20 30 poi 1 etc. Classica saldatura fredda. Il clean boostato non e' male, un po scuretto ma un clean alla marshall niente male. Il distorto anche utilizzabilissimo.

Vista frontale Amplificatore Vista retro Amplificatore Scheda interna Amplificatore Scheda interna Scheda circuiti interni Amplificatore

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Proco RAT

Riparazione del pedalino Proco RAT. Il volume era bassissimo ma la distorsione era quella che mi aspettavo dall'effetto. Già sapevo che il FET era partito, di fatti misurata la tensione sulla resistenza da 10k sul source, rilevavo 9v. Cambiato e' tornato a funzionare. Però io non mi diverto a fare sti cosi...cmq era un favore

Vista frontale Proco RAT Vista FET Proco RAT Scheda interna pedalino Proco RAT Scheda interna Proco RAT

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RIVERA THIRTY TWELVE

Tralascio le solite cose, ormai siete esperti. Una foto con in primo piano una delle numerose fotocose switchone. Il canale clean insuonabile a causa dei rumori... ma si puo'?

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MADCAT con KT88

Il riverbero non era riverbero. La testata altro non era che una specie di plexy. Secondo indicazioni modificata controllo toni, controreazione etc. Ora e' una specie di bassman cattiva.

madcat fromt madcat retro

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Cosi', tanto pe' cantà me so comprato na chitara... Cosi' tanto pe' perde un po' de tempo ogni tanto faccio le foto di quello che riparo e mi diverto a commentare indegnamente alcuni ampli. Perche? boh!!! Anzi...un perche' c'e' e viene da lontano..lontanissimo. AMO APRIRE LA ROBA VECCHIA. Spero sempre in "clienti" con al seguito ampli del tempo che fu. Dentro c'e' tanta storia, passione vissuto. Quando li apro spesso riesco a percepirne l'essenza.

Me ne sto nei paraggi di Roma, vicino al mare, Ostia Infernetto Acilia Eur, insomma la Roma bene, quella che non riesce piu' a fa' 500 metri senza traffico!!